FOTO DEL MESE DI OTTOBRENate da un progetto di colorazione che doveva condurre a tutt'altro, queste barbute pezzate sono state una gradita sorpresa.
Il pezzato, detto anche "Paint" o "Platenbont" é una colorazione abbastanza recente e caratteristica della razza Moroseta. I Geni che conducono a questo fenotipo sono ancora in gran parte un mistero. ;
Gli esemplari pezzati possiedono tutti quanti il gene del bianco dominante (I/I oppure I/i); Quest'ultimo, che inibisce il trasferimento del pigmento nella cheratina delle piume (Inhibitor), anche allo stato eterozigote dovrebbe causare una pressoché completa copertura di tutto il nero eventualmente presente nell'animale (ma non del rosso e dell'oro, si pensi al fenotipo Pile, o collo oro bianco, costruito semplicemente tramite l'utilizzo di I su una base Collo oro); Nel caso del fenotipo "Paint" o pezzato, viceversa "QUALCOSA", impedisce che ciò avvenga (probabilmente un gene ulteriore od una sinergia di geni ulteriori) cosicché in un mantello in gran parte bianco di aprono dei "buchi" ove, nonostante la presenza di "I" nel genotipo dell'animale, i pigmenti neri riescono a passare nella cheratina delle piume dando origine alle caratteristiche "chiazze" nere.
Nella Moroseta lo standard della colorazione "paint" prevede che in esso non debbano esserci tracce di rosso, eventualmente da considerare come difetto.
La mia idea é viceversa quella di costruire un fenotipo tricolore bianco, cioé un mantello bianco con "pezze" sia nere che rosse.
Per il momento solamente il gallo presenta evidenti tracce di rosso oltre a poche chiazze di nero, mentre le galline sono perlopiù chiazzate di nero con qualche minuscola porzione di rosso: chi vivrà vedrà
Una cosa solo so per certa... ho sempre troppi progetti per una vita sola.
Mi chiamo Saveria e, da qualche anno, allevo con entusiasmo Barbute Belghe, in particolare Barbute di Anversa, che sono in assoluto le mie preferite.
Il mio allevamento si trova in una zona collinare abbastanza isolata, il che, se non mi ha propriamente facilitato a causa della presenza di numerosi predatori nella boscaglia circostante, mi ha permesso di evitare - almeno sino ad ora - quei contrasti con il vicinato che, ahimé, sono una delle più frequenti problematiche che l'allevatore amatoriale di pollame deve affrontare nel coltivare il suo hobby.
Complici, dunque, l'isolamento e la disponibilità di ampi spazi, ho cercato nel tempo di costruire a casa mia un ambiente che fosse per questi splendidi animali innanzitutto un luogo felice, lontano mille miglia dai lager di sbarre, griglie ed ambienti angusti e sudici nei quali troppo spesso essi sono relegati da sedicenti "amatori".
Quando vedo le mie barbute correre felici sull'erba, svolazzare tra cespugli e siepi, sdraiarsi al sole, cercare tra le foglie cadute piccole leccornie che solo loro riescono a scovare, mi piace pensare che quella che fanno qui, é la vita che corrisponderebbe ai loro sogni...
"Ma" - osserveranno alcuni - "le Barbute sognano?? Sono solo polli, che idiozia!"
Ebbene...Anche assumendo il rischio di cadere nel ridicolo, a me piace pensare di si.
E' proprio con questa convinzione che ho scelto il nome da dare al sito che ho voluto dedicare loro:
"Il sogno della Barbuta"